
L'Arabia Saudita ha annunciato che la festa musulmana dell'Eid al Adha è iniziata martedì 20 luglio. Lo ha deciso il dipartimento per l'avvistamento della luna crescente, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale saudita "Spa".
Ma perché esiste questo dipartimento? Il problema è che, secondo il Corano, la Luna nuova deve essere vista perché gli imam possano dare il via ai festeggiamenti di Eid (e stesso principio vale per il Ramadan). Quindi, nonostante sia sufficiente Google per scoprire il giorno esatto, quella data è in realtà molto teorica, perché ogni comunità deve aspettare l'annuncio ufficiale dalle autorità religiose di riferimento.
La luna è parte integrante della cultura islamica.e una falce di luna si trova sulle bandiere di molte nazioni islamiche. Ma non solo. Gli archeologi hanno trovato prove che il culto della luna era diffuso in tutto il Medio Oriente nei tempi antichi. Statue, iscrizioni geroglifiche, santuari e numerose tavolette di argilla riportano questo stesso simbolo. I sumeri, i babilonesi, gli accadi e gli antichi arabi seguivano rituali pagani di adorazione del dio della luna. Nel Vicino Oriente antico, il dio sole era la divinità maschile e la luna la femmina. Insieme, le loro figlie erano le stelle. Gli antichi arabi, invece, consideravano il dio lunare, uno dei loro tanti dei, una divinità maschile. Il signore della Ka'aba, Hubal, era un dio della luna.La Ka'aba è il luogo in cui i musulmani identificano la presenza di Dio e dove possono adorare Allah, il Dio supremo. La Ka'aba ha la falce di luna sul tetto e, secondo alcuni esperti musulmani, esiste da 400 anni prima del profeta Maometto. Questo potrebbe spiegare perché c'è una falce di luna usata come simbolo centrale dell'Islam ed è in cima a ogni moschea in tutto il mondo.
Oggi che le comunità islamiche sono dato diffuso in tutto in modo, che regola le meccanismo di osservazione lunare festività islamiche così soggettivo fa sì che, tra l'una e l'altra, possa esserci una differenza nell'inizio del digiuno o dei festeggiamenti di Eid anche di giorni.Ma è anche possibile che nello stesso territorio non ci sia ogni anno una data condivisa, con ovvi problemi all'organizzazione quotidiana dei festeggiamenti.
Stefano Bigliardi, professore di filosofia alla Al Akhawayn University di Ifrane, Marocco, ha descritto il dibattito in merito nel suo libro La mezzaluna
e la Luna dimezzata – Islam, pseudoscienza e paranormale (Cicap, 2018). Come specifica Bigliardi, in questo caso non ci troviamo nell'ambito pseudoscientifico, ma siamo in presenza di quella vasta zona grigia che occupa lo spazio tra fede e ragione. In linea di principio, si potrebbe calcolare l'inizio del Ramadan o dei festeggiamenti di Eid per i prossimi secoli, come si fa con la Pasqua.Questo perché l'astronomia, a cui tra l'altro la cultura islamica ha contribuito, ha permesso di prevedere ogni novilunio. Molti imam, però, ritengono che il Corano non ammetta scorciatoie, e che la Luna deve essere vista. E da qui nasce la querelle .
Il problema è che, mentre la scienza spiega come funziona il mondo naturale, la teologia si occupa di altro. Non si tratta di istituire il novilunio ma dell'annuncio. Come racconta Bigliardi, la procedura tradizionale è piuttosto elaborata e coinvolge diverse persone, sia civili che religiose. Esistono dei comitati di avvistamento, che però si appoggiano a osservatori esterni, fedelmente e adulti. E questo ovviamente vale anche in Arabia Saudita, da cui la creazione del dipartimento della luna crescente. Sempre in Arabia Saudita esistono addirittura famiglie specializzate nell'avvistamento della luna. E questo le rende ovviamente particolarmente importanti a livello sociale e politico. Poi, ovviamente, è il dipartimento di Stato, organo ufficiale, a proclamare la data di inizio dei festeggiamenti e del digiuno.
Questa decisione è tanto teologica quanto politica, cioè risente anche di una serie di variabili (per esempio la rivalità tra diversi gruppi) che non hanno nulla a che vedere con la realtà astronomica.
In ogni caso la festa musulmana "del sacrificio" commemora il giorno in cui il profeta Ibrahim era disposto a sacrificare suo figlio come atto di obbedienza al comando di Dio. L'Eid al Adha celebra anche il giorno che segue la fine del pellegrinaggio annuale dell'Hajj (qui uno speciale di Al Jazeera che racconta come funziona il pellegrinaggio ).
Quest'anno segna il secondo pellegrinaggio Hajj che osservato secondo rigorose misure preventive anti Covid-19. A giugno, le autorità saudite hanno annunciato che il pellegrinaggio sarà limitato a 60 mila persone già residenti nel Regno. L'anno scorso, solo a 1.000 persone era stato permesso di eseguire l'Hajj. Quest'anno, un totale di 558.270 persone hanno fatto domanda per svolgere il pellegrinaggio musulmano e il ministero dell'Hajj e dell'Umrah ha annunciato ieri la selezione dei candidati idonei provenienti da 150 Paesi. Intanto una notizia arriva sempre dall'Arabia Saudita, a dimostrazione di importante come anche il mondo islamico cambia.
L'Unione delle Camere di Commercio del regno ha diramato un'ordinanza che rende volontaria la chiusura dei negozi durante gli orari delle 5 giornate del giorno. In passato era obbligatoria la chiusura, per consentire a clienti e clienti di compiere il rito . Il sistema che ha resistito a decenni di applicazione coercitiva, con la polizia religiosa che bastonava gli inadempienti, è stato spazzato via dalle riforme di facciata volute dall'erede al trono, Mohammed Bin Salman (Mbs). Per evitare la reazione dei fondamentalisti, il pretesto per l'ordinanza è la lotta ai contagi: “È ammessa l'apertura dei negozi anche nell'orario delle richieste per evitare l'affollamento dei clienti”.
E ancora.A fine maggio il ministero saudita degli Affari islamici ha diffuso una circolare in cui ordinava agli imam di utilizzare per gli altoparlanti delle moschee esterni solo, cioè l'appello del muezzin a partecipare alla preghiera rituale, e l'iqāma, la seconda chiamata alla preghiera , che ne segna anche l'inizio. A livello, questo significa che le cinque non più essere diffuso interamente attraverso gli amplificatori, come invece avveniva fino a un mese fa. La circolare stabilizza inoltre che il volume degli altoparlanti non poteva succedere un terzo potenza dei contro dispositivi e suonava legalmente chiunque violasse queste disposizioni. Con due sole eccezioni: le moschee di Mecca e Medina,
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