NEWSLETTER n.4/2023
DELLA CONSIGLIERA REGIONALE DI EUROPA VERDE
SILVIA ZAMBONI
ULTIM’ORA: IN EMILIA-ROMAGNA SI PASSA DALLA SICCITÀ ALLE INONDAZIONI CAUSA MALTEMPO.
Dopo aver tremato nei mesi scorsi per la mancanza di neve in montagna e per il prolungato periodo di siccità che aveva ridotto a livelli emergenziali anche la portata del Po, in queste ore l’Emilia-Romagna è alle prese con inondazioni e allagamenti a causa delle precipitazioni straordinarie. Siamo alle solite: si passa da un estremo all’altro. Mentre a Roma si susseguono governi che prendono sotto gamba il riscaldamento globale e i conseguenti cambiamenti climatici.
Anche per questo sabato 6 maggioparteciperò con Europa Verde Emilia-Romagna alla manifestazione nazionale “Italia fuori dal fossile” in programma a Ravenna. Alle 14 dalla Stazione ferroviaria partirà il corteo che raggiungerà Piazza del Popolo per fermarsi davanti al Municipio.
Prima di salutarvi, alcune riflessioni sul Primo Maggio 2023
L'ITALIA È ANCORA UNA REPUBBLICA FONDATA SUI DIRITTI DI LAVORATRICI E LAVORATORI?
O su mance pro tempore e precarizzazione dei rapporti di lavoro dipendente, come fa il decreto del lavoro del governo Meloni approvato lunedì Primo Maggio, dopo averne COMUNICATO (non discusso) il contenuto ai sindacati qualche ora prima, la domenica sera? Della serie “Io so' io, e voi non siete un 'azzo".
Siamo lontani anni-luce dalle relazioni sindacali che portarono agli storici accordi del luglio 1993 tra il governo a guida Carlo Azeglio Ciampi e le parti sociali (imprese e sindacati). Un accordo, frutto di una concertazione su politica dei redditi e sviluppo, che fece crollare inflazione e debito pubblico.
Del resto Renzi ci aveva propinato il Job Act e poi - meglio - gli 80 euro in busta paga, pur sempre "concessi" in una cornice di parcellizzazione dei contratti di lavoro.
Fatto sta che il salario minimo (che ovviamente non può diventare il salario massimo) in Italia resta una chimera, mentre i salari sono molto più bassi rispetto a Paesi economicamente leader come Germania e Francia, e in Portogallo e Spagna le riforme sul mondo del lavoro hanno aumentato le garanzie e la prevalenza dei contratti a tempo indeterminato.
Intanto ci sono settori, come l'agricoltura, dove il caporalato detta le regole dell'accesso al lavoro. E altri, come quello del turismo, dove il lavoro nero non solo lede i diritti di lavoratori e lavoratrici stagionali, ma penalizza anche gli operatori onesti.
Un primo maggio 2023, quindi, ancora pieno di incognite, soprattutto per i giovani che si affacciano a fatica sul mercato del lavoro.
La destra si preoccupa degli immigrati che arrivano. E che dire delle decine di migliaia di giovani italiani che ogni anno lasciano il nostro Paese dopo essersi qui formati, perchè all'estero trovano più opportunità e migliori retribuzioni? Quando ci si occuperà seriamente di questo esodo?
Le esperienze all'estero sono formative. Ne sono testimone anch’io con i miei cinque anni vissuti a Berlino dopo la laurea. Ma se sono una fuga e non una scelta, c'è un problema.
Per non parlare dell'evasione fiscale: risorse sottratte a una più equa redistribuzione dei redditi e al ripianamento del nostro stellare debito pubblico.
Ma la lotta all'evasione fiscale non rientra, non è mai rientrata, nel core business della destra.
Come confermato dalle scelte del governo Meloni.
Rassegna Stampa Radio e TV A seguire le interviste TV e gli articoli usciti sui quotidiani cartacei e online che riportano la mia attività istituzionale come Capogruppo di Europa Verde e Vice Presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
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