Per Noor Qwfan, disegnare non è un semplice gesto creativo. E' anche il modo per ricordare la sua vita in Yemen, restare in contatto con la sua cultura e mostrarla al mondo.
Qwfan, 29 anni, è nata a Juban, nel nord dello Yemen, ed è emigrata in California negli Stati Uniti con la sua famiglia quando aveva due anni. Fino a prima dello scoppio della guerra nel 2015, è tornata in visita ogni anno e dopo ogni viaggio ha pubblicato le sue illustrazioni sul suo profilo Instragram. Era per lei un modo per rendere omaggio alle sue origini.
Oggi ha deciso di continuare nonostante manchi dal suo Paese da tanto. E attraverso la sua arte condivide messaggi, che ritiene importanti per aumentare la consapevolezza sui musulmani e sulle donne.
In una delle sue illustrazioni, si può vedere un gruppo di donne in piedi, con una di loro che tiene in mano un poster che recita "le donne non si vergognano" in arabo. Ma non c'è solo la politica nella sua arte. Come ha raccontato a Middle East Eye, le sue illustrazioni preferite mostrano la danza tradizionale dello Yemen. "E' ancora un momento celebrativo, particolarmente speciale in un periodo come questo in cui lo Yemen sta soffrendo molto. Voglio creare consapevolezza su ciò che sta accadendo nel mio Paese e allo stesso tempo voglio tenere viva la speranza".
Qwfan sfida gli stereotipi sullo Yemen spesso presenti nei media, che lo descrivono come lacerato dalla guerra e sottosviluppato.
Il suo lavoro fa anche luce su questioni femminili. Qwfan ha avviato anche un progetto, The Muslim Girl, un podcast che parla di ragazze. "Volevo parlare delle cose di cui a volte le donne discutono a porte chiuse, o tra di loro, perché sentivo che parte del motivo per cui abbiamo problemi all'interno delle nostre comunità è perché non ci apriamo al mondo". E il suo podcast discute di tutto, da come gli uomini possono essere migliori alleati delle donne musulmane allo stigma sulla salute mentale.
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